La Marina militare spagnola stima che tra i resti delle imbarcazioni affondate nelle acque territoriali durante il periodo coloniale ci siano oro ed argento per un valore di 100 miliardi di euro.
Lo riferisce il quotidiano Abc. Il dato è contenuto nel Piano nazionale di archeologia sottomarina, attivato dai ministeri della Cultura e della Difesa, che prevede la realizzazione della mappatura dei fondali spagnoli entro i prossimi 5 anni, per individuare la posizione di tutti i resti delle imbarcazioni e prepararne il recupero.
Il piano spagnolo punta a evitare incidenti come quello registrato nel 2007 con la nave ‘cacciatesori’ statunitense Odyssey che, dopo aver portato alla luce 500 mila monete d’argento e d’oro per un valore di circa 400 milioni di euro dai resti di un galeone spagnolo, le ha trasferite negli Stati Uniti.
Una battaglia giudiziaria è in corso sulla proprietà del ‘tesoro’ di Odissey in Florida. La Spagna ha ottenuto una prima sentenza favorevole, ma Odissey ha fatto ricorso. Il governo spagnolo ritiene che il carico del galeone ritrovato dalla società americana faccia parte del patrimonio storico nazionale.
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