Uno studio condotto dall’Università di Adelaide e guidato da Laura Weyrich ha portato ad interessanti risultati emersi dai resti trovati nel sito spagnolo di El Sidròn. Dall’analisi dei residui di cibo intrappolati fra i denti, i ricercatori australiani sono riusciti a risalire alle malattie di cui l’individuo aveva sofferto in vita, individuando inoltre tracce dei microrganismi all’origine di una grave infezione allo stomaco. Ma l’aspetto più sorprendente sta nel ritrovamento di altre sostanze sempre nella placca che hanno dimostrato come il Neanderthal si fosse curato con del pioppo, un antidolorifico naturale, e muffa di Penicillium, produttrice dell’antibiotico da cui prendono il nome le penicilline.
Un precedente studio, condotto sempre sul sito di El Sidròn, aveva già mostrato chiaramente che gli uomini di Neanderthal conoscevano le proprietà curative e nutrizionali di alcune piante, in quanto erano state ritrovate tracce molecolari di camomilla e achillea, molto probabilmente assunte per digerire pasti pesanti.
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