Moon Express, la società californiana che ha ambizioni di estrazione mineraria sulla superficie lunare ha raccolto tramite i fondi di investimento Founders Fund e Collaborative Fund, la società di software Autodesk e altri investitori privati più di 20 milioni di dollari, una cifra più che sufficiente a finanziare il suo primo viaggio verso la superficie lunare, in programma per la fine di quest’anno.
“Ora abbiamo tutte le risorse per raggiungere la Luna,” ha affermato il CEO di Moon Express Bob Richards, “Il nostro obiettivo è quello di espandere la sfera sociale ed economica dalla Terra alla Luna, il nostro inesplorato ottavo continente. Siamo ora in grado di dare inizio ad una nuova era di esplorazioni lunari a basso impatto economico e di grande opportunità per gli studenti, gli scienziati, le agenzie spaziali e gli interessi commerciali”.
Luna Express è uno dei principali contendenti al Lunar X Prize di Google, il concorso internazionale per inviare il primo veicolo spaziale privato verso la Luna.
Una delle limitazioni principali del concorso è che il 90 per cento del finanziamento per ogni missione lunare deve provenire da fonti private, difficoltà che Moon Express sembra aver superato.
Ora le problematiche più significative sembrano essere legate al vettore Electron, prodotto da Rocket Lab, una start-up aerospaziale statunitense, che avrà il compito di lanciare il lander MX-1E.
Il vettore in questione è stato progettato principalmente per l’invio nello spazio di piccoli satelliti ma non ha mai effettuato ancora un vero e proprio lancio.
La deadline per il Google Lunar X Prize e per raggiungere la Luna è il 31 dicembre 2017, e la prima squadra a terra ed esplorare la superficie lunare riceverà 20 milioni di dollari. Il lander MX-1E di Moon Express è stato progettato per il lancio in orbita terrestre sul vettore Electron, poi accenderà i propri motori per quattro giorni verso la Luna. Una volta allunato, esplorerà la superficie, scatterà foto e realizzerà video da inviare sulla Terra.
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