Legalità, trasparenza, risparmio e semplificazione. Questi i principali obiettivi con cui nasce Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali – pericolosi e non pericolosi – presentato al ministero dell’Ambiente e il cui provvedimento sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
La massa di rifiuti che da oggi saranno sorvegliati speciali – con l’operativita’ piena che dovrebbe essere raggiunta verso i primi di luglio – e’ di 147 milioni di tonnellate all’anno di cui il 10% ritenuti pericolosi.
Con Sistri si terra’, infatti, sotto controllo la movimentazione 24 ore su 24 dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento.
Al sistema avranno l’obbligo di aderire, tramite la Camera di commercio, circa 600.000 aziende, in una prima fase soltanto per le grandi e una successiva per le imprese che contano da 11 a 50 dipendenti, tutte le aziende di trasporto, che riceveranno il kit di controllo satellitare pagando una quota che da 100 a 6-700 euro all’anno. Sistri, spiega Prestigiacomo, ”manda in soffitta i tre vecchi adempimenti cartacei che consentivano di avere dati sui rifiuti con 2-3 anni di ritardo senza permettere una politica efficace”.
Grazie alla tracciabilita’ attivata con sistema satellitare Gps si potrà conoscere il percorso e la destinazione del mezzo, poi a completare il lavoro ci penserà una rete di telecamere predisposta in tutte le discariche del Paese. Il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Leonardo Gallitelli, definisce Sistri ”un progetto importante per la legalità, la semplificazione e la trasparenza” che ridurrà ”l’illegalità in questo settore”. Anche la Guardia Costiera, spiega l’ammiraglio Vincenzo Melone, darà ”il suo contributo attraverso il monitoraggio del traffico navale”.
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